Nautilus Barbati

Un incubo travestito da vacanza. Quella che doveva essere una serena parentesi di relax si è trasformata in un’esperienza surreale, grottesca, persino umiliante. Appena arrivati, il primo impatto con il personale è stato a dir poco gelido. Cortesia? Assente. Disponibilità? Un miraggio. Proviamo a chiedere, con la più civile delle gentilezze, di sostituire la cena (compresa nella mezza pensione) con il pranzo. La risposta è un secco, freddo, no. Tentiamo allora un’altra strada: possiamo almeno, per non perdere ciò che abbiamo già pagato, prendere qualcosa da portar via per il giorno dopo? Anche qui, una porta sbattuta in faccia: “il cibo è caldo, non si può portar via dalla sala”. Inaccettabile. E poi gli orari. Dio mio, gli orari! Cena dalle 18 alle 20. Mai, in 35 anni, mi era capitata un’assurdità del genere. Se siete lontani, se magari vi state godendo un tramonto in spiaggia, sappiate che alle 20.01 le porte del ristorante sono sprangate e vi resta solo il letto… a stomaco vuoto. Le camere? Un pugno nello stomaco. Minuscole, opprimenti, sporche. E per l’aria condizionata – in piena estate – occorre pagare un supplemento! Come se vi facessero pagare il riscaldamento in montagna a gennaio! Assurdo. Il servizio in camera è qualcosa di disarmante. I letti non vengono rifatti: le lenzuola vengono appena distese, senza alcuna cura. I pavimenti? Mai visti uno straccio. La sabbia resta lì, a ricordarvi ogni giorno quanto sia stato un errore prenotare. Sembra di essere precipitati in un hotel di un paese abbandonato dal buon senso. E il cibo… povero, anonimo, quasi offensivo. A colazione, la macchina dell’“apple juice” sputa acqua. Le cene? Mediocri. E se avete un’escursione e vi offrono una colazione anticipata, sappiate che non avrete altro che una triste, desolante parodia di pasto. Mangiare sul portico? Impossibile, a meno che non vi piaccia pranzare circondati da uno sciame di vespe, indisturbate e sovrane, mentre lo staff osserva tutto con impassibile indifferenza. Nel complesso, un soggiorno da dimenticare, una trappola per turisti ignari. Pagare per essere trattati come numeri, senza un briciolo di umanità. STATE ALLA LARGA. Evitate questo luogo se tenete alla vostra dignità e al vostro tempo. Corfù merita di meglio. Voi meritate di meglio. Qui la gentilezza è un lusso inesistente. E l’ospite… è solo un fastidio da sopportare.